Un anno d’amor…..diario di bordo di un anno vissuto spregiudicatamente. 

Usando il plurale sarebbe opportuno, a detta di molt*,  iniziare definendo esattamente chi siamo. E invece  è bello sentirsi libere di non doverlo fare. “Mujeres in mare” è un idea, a disposizione di tutte+ per disegnare il proprio spazio tra mare e vento e praticarlo come crede. Un pò come Luther Blisset (per chi lo ricorda) prima che diventasse uno pseudonimo pubblicato da Einaudi.  Riguardo a noi possiamo dire che siamo di Roma e  ci siamo incontrate per caso, la prima volta eravamo 6, su Titti. Abbiamo  coltivato l’idea di  partecipare al campionato invernale. In principio era Gaeta, poi Fiumicino, più vicino ma soprattutto più affascinante: il campionato Invernale più numeroso d’Italia. Quindi il trasferimento a Fiumara. Nel corso dell’inverno siamo diventate 8, ci siamo conosciute, imparato, come  sempre e comunque accade in mare. Unico equipaggio femminile in gara. 

 Cominciamo ad essere contattate da altre donne per uscire in barca, partecipare, per incontrarci. Sul finire dell’inverno capiamo che ci  serve una seconda imbarcazione,  iniziando una ricerca matta e disperatissima. Decidiamo intanto di cimentarci nella nostra prima regata costiera. Non senza il tentativo  di prepararci insieme con una navigazione notturna iniziata e finita  con 3 ore di bonaccia davanti il Porto di Ostia e un festino a Fiumara.  Finalmente La Lunga Bolina: 42 barche, 28 ritirate, comprese noi… giornata memorabile!

A primavera la ricerca della seconda barca si fa talmente intensa da sfinirci. Lazio, Toscana, Trieste,  Jadranovo (Croazia), due volte a Marsiglia, sembrava ce l’avessimo quasi fatta e invece no, un atro nulla di fatto. Intanto l’estate di avvicina, ogni giorno un contatto nuovo in più sulla chat. A fine luglio portiamo Titti in Sardegna dove ci alterniamo in gruppi per 4 settimane. 

In Sardegna incontriamo Ema e l’equipaggio di Amalia, la rete si allarga e si consolida. Durante l’estate si affaccia l’idea di ricominciare la uova stagione organizzando  una serata di presentazione,  un’occasione per invitare tutte le persone che nel corso del tempo ci hanno contattato.  Tuba ci apre le sue porte e iniziamo a immaginare la nostra prima serata pubblica. Tra gli invitati Cecilia Zorzi, giovane navigatrice che si sta preparando per attraversa l’oceano in solitaria su una barca di 6,5 metri.  L’iniziativa è prevista per il 15 settembre, sappiamo che saremo tante, che altre vorranno partecipare al campionato invernale.  Ci manca ancora la una seconda barca. Ed è così che in due settimane troviamo e compriamo Piazarola, non esattamente quello che volevamo 

ma ci affezioniamo subito. Il 15 settembre da Tuba siamo più di 100, Cecilia racconta il suo progetto Cecilia in OceanoEma la storia di Amalia, Claudia parla di Woobi, Federica del wing foil. Siamo tante, è una serata molto bella, mostriamo dei video compreso il varo di Piazarola che finalmente ci riempie di gioia. Sappiamo che  per noi armatrici non sarà la barca definitiva ma almeno possiamo allargare la partecipazione al Campionato  e soprattutto rilassarci un attimo.  Dopo la serata da tuba diventiamo 45 ed abbiamo anche un’allenatrice…..Cecilia Zorzi!

Ad ottobre, in poche ore presentiamo  un piccolo progetto europeo per coinvolgere nelle nostre attività un gruppo di ragazze rifugiate e migranti. In parte Ucraine, in parte ragazze migranti residenti all’occupazione di Santa Croce in Gerusalemme. L’idea è offrirgli la possibilità di fare un corso di vela gratuito per poi decidere eventualmente di regatare con noi  il prossimo inverno. Il progetto comprende anche attività di esplorazione e documentazione di Fiumara e della foce del Tevere, un luogo che ogni giorno conosciamo un pò meglio e che ci affascina tanto. Non è facile turnare tante gente con esperienze diverse su due barche, ci impegniamo per  organizzarci al meglio non senza errori e molti margini di miglioramento. 

Un allenamento con Cecilia incompleto causa maltempo. poi finalmente il 30 ottobre si parte, inizia il campionato invernale di Fiumicino. Partecipiamo con due barche come volevamo, gli unici due equipaggi femminili. Di invernale la giornata non ha nulla, in attesa che si alzi il vento ci facciamo il bagno e Ostia ci regala uno spettacolo incredibile. Una decina di delfini, li seguiamo con Piazarola e giochiamo con loro per un pò, prima di affrontare la prima regata. Il terzo tempo al circolo di Fiumicino ha un colore diverso con la partecipazione di così  

tante donne di tutte le età. Il 26 Novembre è bello partecipare insieme alla manifestazione di “Non una di meno”.  Una giornata allegra e gioiosa iniziata con una lezione teorica di Cecilia ed un pranzo conviviale.  Ma la gioia accumulata  si spegne qualche giorno dopo a causa della morte improvvisa di Valeria. Un fulmine a ciel sereno. Ciao Valeria…..continuerai a navigare con noi!  

Questa è solo una brevissima sintesi delle tante miglia percorse quest’anno in mare e a terra. Una rotta e un cammino sorprendenti e inaspettati. Un anno intenso e pieno di significato. La sensazione di star seminando e che mille fiori sbocceranno. La voglia di autonomia in mare e il bisogno di diventare armatrici che cresce e si diffonde. La consapevolezza di far qualcosa di importante divertendosi e crescendo collettivamente .  

L’ultima notizia dell’anno è che il piccolo progetto è stato approvato. L’anno prossimo saremo ancora di più e ancor più variegate.  Terzi tempi tremate…..

Buon anno e buon vento!

Caterina